Recensione The Big Bang Theory 10×16 – “The Allowance Evaporation”

Altro episodio per la serie di Chuck Lorre che, in questa decima stagione, però, non sembra proprio riuscire ad invertire il trend. Se l’episodio precedente non era servito a portare avanti nessun filone narrativo degno di nota, questo episodio aggiunge ai difetti del precedente una pecca evidente: la piattezza.

Durante la puntata si svilupperanno due storie parallele, come accade quasi sempre in The Big Bang Theory. Da una parte vediamo Rajesh interrogarsi su se stesso e sull’essere considerato viziato dal padre, il quale ha ormai smesso di cercare moglie al figlio, tacciato di non essere autosufficiente e troppo sensibile per tenersi stretta una donna. Dall’altra, invece, Sheldon ed Amy entrano in conflitto in merito al fatto che il fisico spilungone sembrerebbe aver rivelato troppi segreti intimi nell’ambiente dell’università dove i due lavorano. Bert, il grottesco geologo, si unisce a una cena romantica tra i due strambi innamorati, lasciandosi sfuggire di essere a conoscenza che i rapporti sessuali fra Sheldon ed Amy si limitino ad una sola volta l’anno.

Amy non accetta di buon grado la confessione di Sheldon di aver parlato troppo con troppe persone e, durante la puntata, ci si accorge di come lo stesso Sheldon inizi maggiormente a comprendere come funzionino le relazioni. Si pente, infatti, di ciò che ha fatto e promette ad Amy che ci saranno cose che non condivideranno con nessun altro. In aggiunta a ciò rivela un segreto che strappa un mezzo sorriso, affermando di aver preso la patente due anni prima, ma di farsi ancora scarrozzare perché lo fa sentire importante.

Sheldon ed Amy ancora una volta provano a tenere botta in uno show che forse stimola più sbadigli che risate genuine, almeno in quest’ultima manciata di episodi, ma in questa puntata non ci riescono. Forse, a livello di scrittura comica, The Allowance Evaporation è il peggior episodio della stagione e fila via liscio, lasciandoci impassibili.

Forse dare nuovo tempo e spazio a Raj è stata una scelta oculata, dato che, prima o poi, anche la sua storia dovrà ottenere uno spazio e, soprattutto, un epilogo. È necessaria un’evoluzione di un personaggio troppo caricaturale che, al contrario degli amici, non è riuscito ancora a trovare una collocazione nel mondo. La sua recitazione ci piace, il suo personaggio attira le simpatie e puntare a dare spazio all’unico individuo che ha ancora qualcosa da dire nell’universo della serie potrebbe essere una buona scelta da qui al momento della chiusura.

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