Recensione The Good Doctor 1×05 – “Point Three Percent”

A mio parere questo martedi’ abbiamo assistito alla miglior puntata di The Good Doctor finora mai vista.
Quest’episodio è totalmente dedicato a un giovane paziente malato di cancro, identico al fratello di Shaun, Steve. Questa somiglianza è veramente poco credibile e ingiustificata, ma tralasciamolo, perchè questo ragazzo ha dato luogo a una puntata veramente fantastica.
Il ragazzo, Evan, è molto intelligente (anche troppo) per la sua età. Il suo discorso su dio e sulla morte mi ha lasciato senza parole.

Se credo nel paradiso, poi dovrò credere in Dio, e poi dovrò credere che è stato Dio a farmi ammalare. Quanto è incasinato?

Abbiamo visto come Shaun si trovi a proprio agio con Evan, che non giudica, e lo vede un po’ come un amico. Tenerissima la scena finale, in cui Shaun finisce di leggere il racconto lasciato a metà dal fratello defunto.
Nel finale dello scorso episodio eravamo tutti un po’ preoccupati, perchè pareva che Glassman volesse chiamare l’assistenza autismo contro la volontà di Shaun. Questa storia non è ancora stata toccata, ma già si sa che prima o poi verrà fuori e a Shaun la cosa non piacerà per niente.
Continuando a parlare di Glassman, finalmente lo abbiamo visto all’opera e… che dire, WOW!
Un’altra cosa che mi è piaciuta di lui è stata l’aver detto a Shaun come fare l’esame del midollo osseo senza dire nulla ai genitori e a Melendez. Sicuramente questo lo ha reso molto più umano ai nostri occhi.
Per concludere vi lascio con una citazione dei primissimi minuti dell’episodio, da un discorso tra Melendez e Murphy:

– Hai dormito qui o ti sei teletrasportato?
– Mi sono teletrasportato.

Solo per questa scena vale la pena la visione.

Ci risentiamo martedì prossimo, ma prima passate dalla pagina Facebook per tante news e anticipazioni!

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