Recensione Dark 1×05 “Verità”

Le prime verità svelate nell’episodio 1×05

Tra tutte le puntate di Dark, “Verità” è senza dubbio quella migliore fino a ora. Abbiamo atteso pazientemente che succedesse qualcosa di davvero eclatante, e finalmente è successo. Tutto in una volta, ci viene mostrata una puntata densa di contenuti e informazioni, che ci lascia con il fiato sospeso.

Tutti i personaggi sono tirati in campo, nelle puntate precedenti erano un po’ emarginati. Vediamo così il passato e il presente di tutti i protagonisti, e ad un certo punto ci chiediamo “ma che senso ha?” Alla fine il senso è spiegato ed è davvero sconcertante.



L’episodio ci presenta inoltre il misterioso Noah, che finalmente ora ha un volto, e che con la sua macchina va a prendere i ragazzini. Chissà perché nei film e nelle serie tv i personaggi inquietanti sono sempre i preti, fatto sta che funziona alla grande anche questa volta. Resta da scoprire cosa vuole dai ragazzi, ma soprattutto con che criterio li sceglie. Quest’ultimo punto rappresenta forse uno dei più grandi misteri di questa serie tv.

Entrano in gioco le teorie religiose, che si scontrano con quelle fisiche, andando a creare un argomento di dibattito molto complesso. Abbiamo a che fare con una serie che porta a ragionare su temi sociali d’attualità e con una trama che andrà ad intricarsi sempre di più.

E per finire, il colpo di scena finale, quello che aspettavamo fin dall’inizio della serie: qualcosa che ci facesse sobbalzare dalla sedia, ed eccolo qua. Mikkel alias Micheal. Tutto inizia ad avere un senso, capiamo il perché degli eventi precedenti, e iniziamo a pensare che forse Dark ci ha ingannati con il suo inizio piatto e apparentemente privo di valore. I pregiudizi precedenti vengono spazzati via, rimane solo la voglia di continuare a guardare la serie.

 

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