Recensione 13 Reasons Why 2×08 “La bambina”

2×08, “La bambina”

Ottava puntata della seconda stagione di 13 Reasons Why, ci si avvicina alla fine e sembra che i primi nodi stiano venendo al pettine.

In questa puntata a testimoniare ci sono i genitori di Hannah. I problemi nelle famiglie ci sono sempre, e questa volta spunta fuori tra gli scheletri nell’armadio la relazione del signor Backer. Per la prima volta forse ci si rende conto della cecità che hanno avuto i genitori di Hannah. In tribunale non fanno che accusare la scuola di non aver notato nulla sul bullismo, ma nemmeno loro in casa hanno mai provato a parlare con lei. Certo, se non ci si accorge di nulla è difficile parlare, ma non è quello che si dovrebbe sempre fare con un figlio adolescente? Specialmente dopo una bufera in famiglia. Sembra quindi ipocrita, specialmente da parte del padre di Hannah, ignorare le sue colpe (anche se non si sente con la coscienza a posto).

E’ giusto allora imputare la causa della morte di Hannah a un solo colpevole? a questo punto sembra di no.

Intanto le cassette si sono diffuse per tutta la Liberty, e, pettegolezzi e chiacchiericcio a parte, nessuno ha subito ripercussioni. Nessuno eccetto Tyler, Bryce e Jessica. La preoccupazione di tutti gli altri per la divulgazione delle cassette pare ora esagerata. Dopotutto nessuno di loro (a parte Bryce) ha compiuto gravi crimini. Egoismo, irresponsabilità, sbagli adolescenziali per lo più.

Per tornare a Bryce, forse qualcosa inizia a smuoversi sulla sua storia, e le persone iniziano a prender coscienza. Anche Chloe nutre forti dubbi sull’innocenza del fidanzato. Gli unici a difenderlo a spada tratta sono il preside, a cui servono i fondi della famiglia Walker, il padre e i suoi fidati amici.

In conclusione pare giusto soffermarsi sullo sfogo di Clay verso la sua visione di Hannah. La rabbia del ragazzo è perfettamente comprensibile, e in questa seconda stagione abbiamo imparato a considerare la morte dal punto di vista opposto, cioè quello dei sopravvissuti. Ed è qui che Clay sbotta e le dice tutto quello che pensa. Non è cattiveria, è la verità. Perché chi decide di andarsene non pensa alle conseguenze.

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