Detto questo però, c’è da dire che in pratica tutto funziona in quest’episodio. Una volta scoperte le verità nascoste per anni sulla morte dei genitori di Molly e sull’origine dei superpoteri della stessa ragazza, i Runaways(finalmente chiamati cosi da Alex in tributo delle tante vittime dell’Orgoglio) sono pronti ad affrontare una volta per tutte i loro genitori. Difatti oramai, si è arrivati al dunque, al punto centrale su cui tutta la serie ha ruotato intorno per i primi episodi: ognuno dei protagonisti ha giocato il suo ruolo in questa sorta di partita a scacchi e finalmente il piano di Jonah e dei componenti dell’Orgoglio è quasi completamente svelato. Dopo tanta attesa, quindi, giunti quasi alla fine, ecco che lo show riesce finalmente ad esprimere il suo pieno potenziale, facendo leva su quelli che sono stati i punti di forza di uno dei fumetti più atipici pubblicati dalla Marvel negli ultimi anni.
In sostanza il vero punto focale che attira maggiormente l’attenzione sono gli ultimi minuti, in cui da una parte e dall’altra tutte le carte vengono svelate e messe sul tavolo, ma quest’ultima risulta efficace grazie ad una sceneggiatura che sia nei minuti precedenti, sia negli scorsi episodi aveva preparato il campo puntando più sui personaggi che sulla storia in sé. Quindi arriviamo al finale di stagione con grandi aspettative e con la speranza che questo non deluda le attese che la serie ha saputo creare grazie a dei personaggi e una storia cresciti pian piano durante tutto il corso della stagione.