Agents of S.H.I.L.D. – Recensione 5×08 – The Last Day

Grazie al suo ottavo episodio, “The Last Day”, Agents of S.H.I.L.D. continua a costruire una stagione molto solida e avvincente. Gli autori hanno pianificato questa puntata con una chiara domanda in mente e cioè: “perché dobbiamo dare risposte se possiamo dare tante altre domande?”. Infatti l’episodio risponde a poche domande e nel frattempo ne pone tante altre, lanciando la serie verso i prossimi episodi che sembrano essere sempre più interessante.

Si inizia e si finisce con una minaccia, Kasius, che vuole riprendersi la Distruttrice di Mondi, o almeno la sua testa come trofeo. Sinara viene quindi mandata contro Coulson e soci.  Queste in sostanza sono le parentesi giuste di una trama che in realtà è incentrata sulla vita di Robin. La bambina. ora donna anziana. che vede il passato, il presente e il futuro senza distinzione, è il vero fulcro non solo dell’episodio, ma soprattutto dei protagonisti perché è lei che li guida in diverse linee temporali. Nel futuro, racconta una storia troppo enigmatica per i protagonisti, ma nello stesso momento, decenni nel passato, ma nel futuro per inostri eroi, la bambina cerca in tutti i modi di avvisare gli agenti di quello che avverrà, ma con scarso successo. In tutto questo è la figura di May ha spiccare su tutti, grazie al rapporto che si è creato con la bambina il che permetterà nel futuro (o nel presente per gli agenti) di sviluppare una bellissima scena che vede coinvolti proprio May e Robin negli ultimi istanti di vita di questa. Come è stato evidente da quanto scritto fin ora il punto forte dell’episodio è proprio la continua sovrapposizione di varie linee temporali, gestite per il meglio, perché sarebbe stato facile confondere lo spettatore, ma grazie ad una messa in scena efficace e un montaggio serrato tutta questa storia riesce a porre domande su domande appassionando ancora di più e aumentando il desiderio di vedere i prossimi episodi.

Arrivati all’ottavo episodio era anche il momento perfetto per ricambiare le carte in tavola per aumentare le aspettative del pubblico verso una storyline che si sta rivelando come una delle migliori mai fatte dalla serie. Infine l’altra trama portante dell’episodio è quella dedicata a Mack, Yo-Yo e Flint che, dopo aver recuperato le armi lasciate nel passato da Fitz, iniziano finalmente a liberare dall’oppressione dei Kree gli umani prigionieri, iniziando una volta per tutte la rivolta contro Kasius. Questa trama risulta efficace essenzialmente per due motivi e cioè il ritmo che non cala mai e quindi il tutto si amalgama bene con l’altra trama, e poi perchè grazie ad un bel finale il tutto si ricollega verso i prossimi episodi. In sostanza quindi Agents of S.H.I.L.D. presenta ancora una volta un episodio riuscito ed efficace, che riesce a porre domande senza confondere il pubblico, che sicuramente avverte una sensazione di spaesamento in alcuni momenti, ma questa è mitigata dalla curiosità di vedere dove gli autori vogliano andare a parare. La speranza è che la serie riesca a continuare su questa strada così da continuare il suo costante percorso di crescita.

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